Nel frattempo, il 15 dicembre sono tornato in Italia, passando per Francoforte. Volevo condividere con voi il fatto che in aereo ho visto prima Batman vs Superman:
Non puoi fa i film epici solo mettendoci dialoghi epici, musiche epiche e costumi epici. Ci vuole l’epica prima. Che poi tipo arriva Superman e fa “parliamo”, e lo spinge. Dai, manco all’asilo. E invece Lois, che nel film prima faceva le foto ai robot, come ricorda Ortolani:
Lois, dicevo, anche stavolta non se sa tené le mani in tasca. Vabbè, aspetto di parlarne con Marco a cui me sa che aveva pure fatto schifo.
Poi ho visto Ghostbuster con le femmene (so sempre 6 ore de volo eh), che dopo il film precedente è risultato un capolavoro senza tempo. Dai, carino, nulla di sconvolgente, ma fa ride a tratti. Poi ce so battute molto più sessiste nel film che non nei commenti che erano stati fatti al film, che pare che la linea comica l’abbiano aggiunta alla fine copiando gli insulti che gli avevano scagliato contro.
Da blog sul Canada a cineforum (che poi l’avete visto The Arrival?). Poi scalo a Francoforte, dove l’acqua al distributore automatico costa euri 3.30 e ti intappano le fontanelle:
Stronzi.
Ma poi l’ho trovata n’altra fontanella, alla faccia vostra. Alle 8 e mezza ancora non era giorno:
Sul volo Frankfurt-Roma mi sono iniziato a leggere When Breath Becomes Air, quindi niente cineforum. Poi:
A la faccia del Canada. Eh lo so, non sono corretto, però voglio di’, dai, come se fa, non c’è gara. Poi so arrivato e nonno m’ha attaccato la febbre. Eddai però! Dove li trovi taxi così a Montréal?
Ma prima di questo, prima di Roma, c’è stata la fine sessione, sfibrante. Ho anche corretto un po’ di compiti del corso base di Letteratura medievale, poi andavo in giro a salutare studenti che non conoscevo ma che avevo letto, e loro mi guardavano tipo “ma chi sei?”.
Poi ha fatto tanta neve, e poi si è sciolta, e poi l’ha rifatta e l’ultimo giorno era veramente freddo. Poi ho visto che c’è una foto di Adriana in casa a Montréal:
Insomma, un fine sessione faticoso, senza un attimo di pausa, lavorando fino alle 5 di mattina per consegnare alle 8. Sfibrante, ma fatto. Chissà la prossima sessione. Sono già indietro per le scadenze di dopo Natale.
Nella metro Lionel Groux, L’arbre de Vie di Joseph Rifesser:
OH. MA QUELLA FOTO l’ho fatta IO! Ladro!
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EH, vabbé, io so passato sul raccordo, non è colpa mia se abito a Laurentina. Poi era più importante il concetto.
Vabbè, quanto te devo pagà pei diritti?
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Metto in conto con le traduzioni e le correzioni, non te preoccupa’. Vedi vince la borsona di studio che io sono da domani poverissima!
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